maggio 2023
traduzione di Koreana
Colde intraprende il suo secondo viaggio alla scoperta dell’amore. Avanzando nella ricerca, trasmette un senso di piacevole consolazione con [Love Part 2]. Ripercorrendo i luoghi dell’amore passato, da il tocco finale alla storia.
Sono passati due anni dall’uscita di [Idealism]. Come stai?
Dopo l’uscita di [Idealism], ho raccolto forze e idee in preparazione di [Love Part 2]. Sono stato impegnato nella preparazione dell’album e mi sono occupato di diverse cose che mi sono passate sotto mano.
Molte cose sono successe in due anni: Il coronavirus si è calmato, hai pubblicato diversi singoli e anche il colore dei capelli è cambiato.
È vero. Nel frattempo, è cambiata anche la prima cifra dell’età (risate) (in età coreana, Colde ha 30 anni, è nato nel 1994). La cosa di cui sono più contento è che gli spettacoli e gli eventi offline hanno ripreso vita. Questo mi ha dato molta energia e sono riuscito a godermi di più ogni momento nella preparazione della musica.
Sei tornato col secondo lavoro della serie “Love”, la cui prima parte è piaciuta molto al pubblico. Se il lavoro precedente mirava a catturare i sentimenti confusi dell’amore che sbocciava, questa volta, il focus è sul dolore e le ferite dopo la separazione.
Con [Love Part 1] ho voluto esprimere la forma più pura e semplice dell’amore. Per il mio lavoro successivo, ho pensato che quando l’amore si sarebbe approfondito, sarebbero emerse storie che avrei potuto raccontare con naturalezza, e così, dopo quattro lunghi anni, sono riuscito a completare [Love Part 2].
Come hai già avuto modo di dire in passato, esplorare l’amore è il più grande processo della vita; già allora avevi espresso l’intenzione di continuare a parlarne nella tua serie sull’amore. Da questo viaggio è nato un altro album.
Più canto dell’amore, più mi rendo conto di quanto sia importante e necessario per noi.
Ironicamente, l’amore e la separazione coesistono. Non sono due concetti separati. È per questo motivo che hai pensato alla separazione, tra le tante emozioni che si diramano dall’amore?
In passato pensavo che l’amore e la separazione fossero due concetti alieni l’un l’altro. Ma la separazione esiste perché esiste l’amore. La separazione esiste nell’amore; questo mi ha aiutato ad ampliare la mia percezione dell’amore.
Anche le copertine degli album sono accattivanti: un cuore rosa per [Love Part 1], un cuore blu inserito in un contesto turbolento per il nuovo album. In entrambi i casi, l’artista è Honno.
La prima traccia di [Love Part 1] è la canzone “Love is a Flower”. È una canzone che paragona l’amore a un fiore e per me i fiori sono una fonte di ispirazione quando canto dell’amore e della vita. Come mostra la copertina dell’album, credo che i fiori che sbocciano e sfioriscono e le immagini dell’amore appena iniziato e quello finito siano connessi.
Hai pubblicato un mood film per ogni brano ancor prima dell’uscita dell’album. Quando sono usciti i filmati e i credits per la final track, mi è stato molto chiaro che questo è un album a cui hai dedicato davvero molto tempo e impegno.
Quando si tratta di fare musica e di farla ascoltare ad altri, visualizzare ciò su cui stai lavorando è inevitabile. Piuttosto che presentare la musica solo in maniera uditiva, ho pensato che la forma di lavoro ideale sarebbe stata mostrarla attraverso l’incorporazione di elementi visivi, per un’esperienza immersiva. Quindi, ho dedicato una significativa mole di tempo a fare ricerche e a pensare a questa parte.
La tracklist lascia davvero senza parole. Tre artisti hanno contribuito con i loro featuring. RM dei BTS, Chanhyuk Lee degli Akmu e Baekhyun degli EXO. Invitando a partecipare a questo album persone con caratteri così diversi, hai arricchito ancora di più (e reso ancora più profondo) l’album. Inoltre, ci sono molti nomi che è necessario ricordare per il loro valido supporto nel portare in vita quest’album.
Quest’album ha visto la collaborazione di molte persone, non solo per quanto riguarda il featuring con altri artisti, ma anche per tutto ciò che riguarda la produzione musicale, il lavoro visivo e molto altro. È l’album con il maggior numero di partecipazioni tra quelli che ho pubblicato finora. Mi fa sentire davvero benedetto il fatto di poter lavorare con artisti a cui mi legano profondo affetto e connessione emotiva, proprio su un album che ho scritto per cantare e esprimere le forme dell’amore. Solo a pensarci mi sento traboccante d’amore.
Di 8 tracce, ben tre sono title track.
È stata la prima volta che ho fatto una tripla title track invece che una doppia. E’ stato per dare una chiara indicazione delle diverse immagini che volevo mostrare, dei sentimenti che volevo suscitare.
Ogni canzone è una gemma, ma la canzone in collaborazione con RM Don’t Ever Say Love Me ha ricevuto un’attenzione particolare. Tu ed RM avevate già collaborato per ‘Hectic’.
Abbiamo collaborato per la prima volta su [Indigo], uscito lo scorso dicembre. All’epoca parlavamo spesso di [Love Part 2], ed è ancora più speciale e significativo poter ascoltare la musica su cui abbiamo lavorato insieme dopo “Hectic”.
C’è una sinergia grandiosa fra di voi. Avete età simili, e – più importante ancora – entrambi amate la musica e l’arte.
Namjoon è sempre stato un amico speciale, mi dà sempre grande ispirazione e forza. Come esseri umani e come artisti, gli obbiettivi che perseguiamo sono molto simili, quindi quando ci incontriamo parliamo senza renderci conto del passare del tempo. Grazie alle storie che abbiamo condiviso durante la lavorazione di [Indigo] e all’energia e alle emozioni che ho provato in quell’occasione, sono riuscito a risolvere problemi che non riuscivo a risolvere da molto tempo.
Il tema di Heartbreak Club mi ha colpito: un club in cui si riuniscono persone che stanno soffrendo per un amore finito e la separazione.
Le parole “Heartbreak Club” sono uscite all’improvviso, un giorno. Ho scritto la canzone pensando: “Non sarebbe bello se le persone che stanno soffrendo per la fine di un amore potessero riunirsi in un locale, invece che sui social network, potendo provare così un senso di appartenenza e solidarietà ?”. E’ stata una fantasia divertente e confortante.
Anche Chanhyuk degli AKMU appare nell’MV. Vedere tutte quelle persone ballare insieme nel club è un’immagine che rimane impressa nella mente.
Ho voluto che tutti gli interpreti del video musicale, compresi me e Chanhyuk, ballassero con un volto inespressivo, o comunque triste. L’idea era che il dolore non apparisse troppo cupo, e quindi abbiamo optato per una coreografia spiritosa e stilosa.
Mi chiedo come faccia Colde a superare una rottura. Sei il tipo di persona che crede che il dolore si dimezzi quando viene condiviso?
Una volta credevo che la maturità interiore si potesse raggiungere solo sopportando la tristezza in autonomia e solitudine. Con il passare del tempo, mi sono reso conto che creare un senso di empatia fra individui può portare molto comfort. È importante avere al proprio fianco qualcuno con cui condividere sinceramente gioie e dolori.
Mi è molto piaciuto il viaggio narrativo che proponi in [Love Part 2], iniziando dal calmo pianoforte di Island, passando per Even Though You Said So Easly. Sono sicuro che queste tracce non hanno dato conforto solo a chi sta passando attraverso un breakup, ma anche a te stesso.
Nella crisi della separazione, dopo la separazione… spero che questo album e questa musica possano essere di conforto nei vari step dell’amore.
Sono anche curioso di conoscere i problemi di Kim Hee-soo all’età di 30 anni.
“How should one live?”
C’è qualcosa che si impara più si crea?
Che bisogna prendersi del tempo per svuotare la mente. Credo che il processo di rimozione e svuotamento sia più importante del “riempimento”. Gioca un ruolo fondamentale nel trovare risposte a domande su come si dovrebbe vivere.
Penso che ci vedremo presto attraverso le tue performance. Possiamo aspettarci un concerto da solista?
Da molto tempo volevo creare uno spettacolo in cui tutti potessero riunirsi e dove poter comunicare con il pubblico più da vicino, come se si parlasse con un amico. Sto quindi preparando un piccolo spettacolo teatrale intitolato “My Little Blue Boat”. Venite a vedermi!
Un breve video di presentazione dell’intervista: