A volte vorremmo che piovesse per sempre. RM (BTS) e la sua Forever Rain

Quando piove, io
sento come se avessi un amico
che continua a bussare alla mia finestra
e mi chiede come sto
Io rispondo: “sono ancora ostaggio della vita”

Voi avete una canzone che, nonostante il testo malinconico, vi fa sentire bene? Non dico che vi metta il sorriso sulle labbra, ma che semplicemente non vi faccia sentire soli nei vostri sentimenti. Una canzone che parli per voi e a voi. Per me questa canzone è “Forever Rain”, dal secondo mixtape di RM, MONO.
Non so dirvi bene perché questa canzone abbia questo effetto così particolare per me; credo la risposta risieda nel fatto che ho sempre amato la pioggia e non le ho mai dato un significato negativo. Sono nata a metà anni ’80 e, come molti di noi, sono cresciuta con una frase iconica in testa “Non può piovere per sempre” (dal film “Il Corvo”), dove la pioggia simboleggiava qualcosa di negativo, che avrebbe dovuto finire perché si potesse tornare a momenti migliori.
Ma è davvero così? La pioggia è davvero qualcosa che deve cessare per poter stare meglio? Non per me, che ho sempre visto nella pioggia qualcosa che avrebbe potuto lavare via la tristezza dal mio cuore.

Qualche estate fa, mentre mi trovavo in vacanza al mare, ho passato un paio di notti da sola. Erano giorni di pioggia. Una sera sono scesa in spiaggia per passare un po’ di tempo, visto che il meteo pareva momentaneamente migliorato; a farmi compagnia solo una birra fresca e la musica. Mi sono seduta su un lettino quasi a contatto con l’acqua e sono rimasta lì a contemplare il mare nero. A un certo punto, nelle cuffie è partita questa canzone di RM e, nemmeno a farlo apposta, ha ripreso lentamente a piovigginare. Sono rimasta lì, ad ascoltare la voce di Namjoon che si mescolava lenta alle onde del mare. Non sapevo più se quelle sulle mie guance fossero lacrime o gocce pioggia. Qualcosa dentro di me si stava sciogliendo e da quella notte, ogni volta che ho bisogno di capire cosa mi stia succedendo dentro, ascolto “Forever Rain”.

La sensazione di benessere che ho provato dopo quell’ascolto mi ha portata a documentarmi su questo brano. Volevo conoscerne le parole, capirne il contesto.

Rap lento, canto lento, pioggia lenta,
Tutto lento.

Non abbiamo forse tutti bisogno di rallentare un po’? Di certo ne aveva bisogno RM quando ha scritto questa traccia.
L’anno in cui è uscito il mixatape Mono, il 2018, è stato particolarmente intenso per RM e tutti i BTS. Avevano concluso la prima parte del loro Love Yourself Tour che includeva le prime tappe europee; RM ha tenuto il suo famosissimo discorso alle Nazioni Unite sulla gioventù del mondo.
Namjoon, lo sappiamo bene, eccelle nello scrivere testi introspettivi e “Forever Rain” è un altro esempio di questa sua forza.

Inoltre, è sempre stato molto onesto circa i suoi pensieri in merito alla lotta alla depressione e ai sentimenti di inadeguatezza, come si può leggere nei testi di alcune tracce del suo primo mixtape. Nelle prime battute, RM canta:

Vorrei piovesse tutto il giorno,
così ci sarebbe qualcuno a piangere per me.
Vorrei piovesse tutto il giorno,
così le persone non mi fisserebbero,
così l’ombrello coprirebbe questo triste viso,
e la gente, sotto la pioggia, sarebbe impegnata a pensare a sé stessa

Sebbene la canzone non sia poi così distante dagli stili che i BTS hanno usato precedentemente, “Forever Rain” ci dà un ulteriore sguardo all’interno della mente del suo autore il quale, attraverso la sua musica, fa uno sforzo serio e continuo per dare un senso al suo posto nel mondo.

Sebbene possa apparire un testo semplice, come sempre accade con RM, i livelli di significato sono molteplici. Egli esprime, con il non detto, tutta la sua stanchezza nell’essere un personaggio pubblico che corre in continuazione (“troppo rapida la mia vita come il mio rap”), e desidera che per una volta possa riposare e trovare una sorta di pace. Desidera il semplice anonimato che deriva dal potersi nascondere nella folla. Ma come personaggio pubblico, il suo volto è riconoscibile, che lo desideri o no.

Da qui il riferimento al potersi nascondere dietro un ombrello; perché durante un acquazzone ognuno di noi è impegnato a pensare a sé stesso e a cercare un riparo, e non si cura poi molto di chi gli passa accanto.
Il ritmo lento e regolare del brano, dove la fanno da padrone il suono pesante della batteria e la tranquilla melodia del pianoforte, mi danno la sensazione del petto di RM che si alza e si abbassa, mentre cerca di respirare profondamente.

Anche l’MV, per come è graficamente costruito, sottolinea e valorizza il testo della canzone. Ci troviamo di fronte a un video spoglio, minimale, dove gli elementi rappresentati sono quelli utili esclusivamente a sottolineare il messaggio della canzone. Inoltre, a differenza di altri MV dei ragazzi usciti lo stesso anno (pensiamo ad esempio al coloratissimo video di IDOL), questo è completamente monocromatico, con animazioni in bianco e nero. L’estetica minimalista si adatta sia alla canzone che all’atmosfera generale del mixtape. Lo stile di animazione usato riflette il testo e permette alla canzone di essere la vera protagonista. Le linee sono graffianti e l’ombreggiatura si basa principalmente sul tratteggio incrociato, favorendo un’atmosfera di estetica grunge. Il modo in cui le linee si spostano e si agitano, sottolineano l’essenza incerta e struggente del testo della canzone. Lo stile artistico generale crea consistenza e interesse visivo in quello che potrebbe facilmente diventare un video noioso.

Il personaggio che funge da controfigura di RM cammina su una passerella nera, circondato da persone con ombrelli, anch’essi privi di qualsiasi colore, caratterizzati unicamente per alcuni primi piani che ne mostrano i volti distorti e grotteschi. L’assenza di colore e di accenti rimarca il desiderio di RM di confondersi e non essere notato. Tutti si muovono in maniera lenta, quasi innaturale, in completa antitesi con quella che è la frenesia tipica di una folla sotto la pioggia; la ragione di ciò è la necessità dell’autore di vivere in un mondo che scorra più lentamente, così come vorrebbe che fosse più lento il suo rap e la sua stessa vita. Altra peculiarità è il fatto che la controfigura di RM è l’unica i cui piedi sono ancorati a terra, mentre tutte le altre figure sembrano fluttuare con i volti coperti. Ciò potrebbe rappresentare sia la disconnessione che RM sentiva con il mondo comune, sia una sorta di blocco, di peso, che gli impedisce di vivere con leggerezza. Questo concetto è avvalorato anche dalla presenza di un uccello, che appare a momenti alterni, per poi dissolversi in gocce di pioggia ogni volta che Namjoon rappa. Gli uccelli simboleggiano tipicamente la libertà e, in misura minore, la fuga. Facendo materializzare un uccello da una goccia di pioggia per poi disintegrarsi di nuovo in altre gocce, è possibile che RM senta la sua libertà legata al doversi nascondere nella tristezza.

In sintesi, in “Forever Rain” RM ci parla del desiderio universale di poter essere al contempo visti e non visti, sentimento condiviso anche da lui stesso.

Quando piove, tutto viene a galla
Viene a galla…
Pioggia infinita,
Pioggia infinita (pioggia infinita)
Per sempre
Cadi su di me

Pioggia infinita. Un respiro profondo, un passo lento nella folla anonima, per poter ritrovare la forza di ritornare alla vita.
Questa canzone mi fa sentire come se fossi legittimata nel volermi confondere tra la folla fino quasi a scomparire, e attribuisce alla pioggia il ruolo di complice. Dopo averla ascoltata solitamente mi sento meglio, mi sembra di poter respirare più lentamente.

Sono molto grata a RM per questa canzone; mi auguro dal profondo del cuore che la lentezza forzata di questi ultimi anni abbia fatto sì che ora lui non desideri più che piova per sempre.

Qui sotto trovate il video YouTube dell’MV originale e anche quello con la traduzione.

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