Il gruppo K-pop composto da 13 membri è tornato e i festeggiamenti sono più grandi che mai.
di Sara Delgado
ottobre 2023
traduzione di Koreana
I membri dei SEVENTEEN hanno avuto un anno molto intenso, ma non hanno intenzione di rallentare. A sei mesi dall’uscita di FML, il loro EP da record composto da sei tracce, i 13 membri tornano sulla scena e presentano il loro undicesimo mini-album, Seventeenth Heaven, con un significativo cambio di vibrazioni.
Piuttosto che concentrarsi sugli alti e bassi della vita come in FML, in Seventeenth Heaven adottano un approccio più oraziano, concentrandosi sulla destinazione finale, sul “momento giusto”. Si tratta di una celebrazione gioiosa e senza fronzoli del loro viaggio fino ad oggi, o della commemorazione del carpe diem dei SEVENTEEN, e si affidano a una miriade di riferimenti sonori per trasmettere il messaggio.
Dopo un mese di teaser, foto concettuali e sampler dei brani, Seventeenth Heaven arriva finalmente oggi, 23 ottobre, con sei canzoni nuove di zecca e una traccia solo strumentale. A guidare l’album è la title track, “God of Music”, un numero arioso di ispirazione funk che dà il tono alla nuova era luminosa e allegra del gruppo. L’iniziale “SOS”, co-prodotta da Marshmello, presenta il progetto in inglese con un pizzico di rock. L’autoreferenziale “Diamond days” guarda al passato dei SEVENTEEN, campionando scherzosamente la loro prima canzone completamente originale, “Shining Diamond”. La conclusiva “Headliner” chiude il cerchio con il rock, ad incarnare la sensazione di celebrazione.
Naturalmente, non sarebbe un EP dei SEVENTEEN senza alcuni brani della subunità. La performance del gruppo fonde EDM e R&B in “Back 2 Back”. Perfettamente in linea con un’uscita nel mese di ottobre, la hip-hop unit ci porta l’animatissima “Monster”, che potrebbe essere meglio descritta come la sorella spettrale di “GAM3 BO1”, mentre la vocal unit ci mostra la propria perizia nella delicata ballata al pianoforte “Yawn”.
Per accompagnare l’uscita dell’EP e per adeguarsi alla sua natura festosa, il gruppo ha anche organizzato il secondo SEVENTEEN Street popup, questa volta nell’animata Seongsu-dong di Seoul. Durante i cinque giorni di celebrazioni, i fan hanno potuto interagire tra loro, scattare foto, acquistare prodotti, mangiare qualcosa e raccogliere indizi per il comeback.
In vista dell’uscita di Seventeenth Heaven, Teen Vogue ha incontrato Joshua, Mingyu, Vernon e Dino per parlare del processo di lavorazione dell’album, del contatto con i fan attraverso installazioni offline e delle loro speranze per il 2024.
Teen Vogue: Prima di parlare di Seventeenth Heaven, volevo chiacchierare con voi un po’ del vostro anno, perché finora avete avuto un anno davvero straordinario. All’inizio di quest’anno avete pubblicato FML e avete letteralmente fatto la storia con la quantità di vendite e di preordini. Vi aspettavate che sarebbe successo qualcosa del genere?
Joshua: Beh, durante la preparazione di FML eravamo davvero fiduciosi. Ci piaceva molto il risultato dell’album. Quindi non so se si possa dire che ce l’aspettassimo, ma speravamo che piacesse a molte persone. I numeri…. Non credo che avremmo mai potuto prevedere un tale riscontro e amore, è stato pazzesco quando l’abbiamo saputo.
Vernon: Sì, non ci aspettavamo certo questi numeri. Siamo rimasti davvero sorpresi. Tutti sono rimasti sorpresi.
TV: I numeri sono enormi e avete detto che non ve li aspettavate. Come hanno influito sul vostro modo di affrontare le altre cose? Avete avvertito la pressione per perfezionare al massimo Seventeenth Heaven, o avete cercato di non lasciare che questo interferisse?
Mingyu: FML si è rivelato un successo più grande di quanto immaginassimo, quindi sì, abbiamo sentito un po’ di pressione sulle spalle. Tuttavia, la nostra mentalità, il modo in cui ci approcciamo alla musica non è cambiato rispetto agli album precedenti. Ci prepariamo sempre con il massimo impegno, quindi siamo entusiasti di portare [questo progetto] ai fan.
Joshua: Sì. Penso che non sia una cattiva pressione. Penso che sia una buona pressione, che ci aiuta sempre a crescere come artisti…
Vernon: Sì, è una buona pressione, un senso di responsabilità.
TV: Vi sentireste un po’ tristi se Seventeeth Heaven non dovesse avere lo stesso successo? Sperate che vada altrettanto bene?
Dino: Mentiremmo se dicessimo che non saremmo un po’ dispiaciuti se questo album non venisse accolto bene, ma abbiamo piena fiducia anche in questo. Siamo molto eccitati. Siamo sicuri che sarà divertente. È quel tipo di album.
TV: Bello. Penso che andrà bene, se non meglio! Non c’è da preoccuparsi.
Mingyu (in inglese): Grazie.
TV: Come abbiamo detto, state lavorando a Seventeeth Heaven da un po’ di tempo. Il leader S.Coups ha spoilerato di entrambi i comeback, FML e Seventeeth Heaven, durante Caratland, la sovrapposizione fra i due è abbastanza evidente. Potete parlarci dei punti salienti del processo?
Mingyu: Hai ragione. Abbiamo scattato le foto della copertina di Seventeenth Heaven mentre facevamo le promozioni di FML. Anche le canzoni sono uscite abbastanza velocemente, più di quanto ci aspettassimo. Detto questo, all’epoca avevamo schedule molto serrate, quindi abbiamo iniziato le prove delle coreografie un po’ più tardi, molto dopo l’uscita delle canzoni. Abbiamo anche avuto l’opportunità di girare il video musicale della title track a Budapest, vedrete non appena esce il video musicale, è stata una grande esperienza. Siamo stati davvero felici.
TV: A proposito di felicità, il concetto dell’album è quello di cercare di essere felici sempre nonostante le difficoltà. Cosa vi ha spinto ad affrontare questo tema proprio ora?
Vernon: La prima volta che ho sentito la title track, “God of Music”, Bumzu mi ha detto: “Senti un po’ questa nuova canzone. Credo che sarà il nostro prossimo singolo”. L’abbiamo ascoltata e, sì, è scattata la magia. É passato un bel po’ di tempo dall’ultima volta che abbiamo fatto un comeback con un titolo così energico e brillante, [quindi ne avevamo bisogno] e, sì, credo che anche i CARAT lo adoreranno. Non vediamo l’ora.
TV: Vernon e Mingyu, entrambi avete partecipato al testo della title track. Potete parlarmi un po’ dell’ispirazione? Com’è stato il processo e qual è il messaggio che cercate di trasmettere con la canzone?
Mingyu: Dato che il titolo è “God of Music”, non volevamo inviare il messaggio a una persona in particolare, ma far sì che questa canzone si rivolgesse a tutti coloro che ascoltano la musica. Abbiamo scritto il testo immaginando di parlare a tutti in tutto il mondo, pensando all’unione e cercando di rendere il testo il più amichevole e facile da ascoltare possibile.
TV: Il titolo dell’album è un gioco di parole con l’espressione “settimo cielo”, che significa essere estasiati.
Joshua: Esatto.
TV: Voglio sapere: cosa vi rende più felici al mondo? Qual è il vostro “settimo cielo”? A parte stare con i CARAT…
Joshua: Wow, bella domanda.
Dino: Per me onestamente è il tempo che trascorro con i membri del gruppo, quando siamo insieme. Prima di fare le prove, quando giochiamo e scherziamo tra di noi.
Joshua: Vernon?
Vernon: Cosa mi rende più felice? Non lo so…. la vita? In questo momento sono davvero felice della mia vita. Sono felice di avere i membri e le persone che mi circondano e di fare quello che sto facendo.
TV: E Mingyu e Joshua?
Mingyu (in inglese): Credo che i concerti mi rendano felice.
TV: Ehi, non barare… ho detto che a parte il fatto di essere con i CARAT.
Mingyu [scherzando]: Non sono mai felice quando non sono con i nostri fan. Onestamente.
Joshua: [ridendo] Per me, come ha detto Dino, è molto importante scherzare con i membri e sapere che saremo sempre vicini. Credo che questo abbia un ruolo molto importante nella mia felicità. Sono davvero grato ai membri, Dino, Vernon, ovviamente Mingyu e tutti gli altri, per essere parte della mia vita, sono davvero felice di questo.
TV: Ok, ora parliamo del video musicale. L’avete girato a Budapest, il che è emozionante. Ho ricevuto una descrizione del video e sembra che sarà selvaggio nel senso migliore del termine, stravagante e caotico in un modo molto SEVENTEEN. Potete raccontarmi un po’ del processo? Avete qualche aneddoto divertente di quando eravate sul set? Immagino che ci sarà molta CGI (computer generated imagery: scene, effetti e immagini creati con un software per computer, NdT), com’è stato girare tutto questo?
Mingyu: Non abbiamo ancora ricevuto la versione finale con la CGI e tutto il resto, non vediamo l’ora di vederla. È stata la nostra prima volta a Budapest e abbiamo avuto la fortuna di trascorrere un po’ di tempo libero in giro per la città, è stato davvero piacevole. Il momento più memorabile è stato quello delle riprese su un ponte di Budapest. Abbiamo affittato l’intero ponte per le riprese, il che è piuttosto importante. Quando guarderete il video musicale, rimarrete a bocca aperta.
Dino: Sì, e il fatto che abbiamo affittato un ponte a Budapest credo che dimostri davvero la portata di questo video
TV: Negli ultimi due progetti avete realizzato le release con i popup “SEVENTEEN Street”. Cosa vi ha spinto a fare queste installazioni per i CARAT? Come è nata l’idea?
Mingyu: Sai com’è che il teaser che esce prima del film è sempre il più eccitante? Fa crescere l’attesa, giusto? Stiamo facendo il conto alla rovescia per il nostro comeback e sappiamo che tutti i fan sono davvero eccitati nei giorni che procedono il nostro comeback, quindi volevamo condividere l’eccitazione un po’ più offline con i nostri fan.
Joshua: Molti membri sono andati al popup. Quando sono andato al popup mi è sembrato che, in generale, fosse l’incarnazione del nostro intero album Seventeenth Heaven. I set in cui i fan potevano scattare foto erano molto simili a quelli dei nostri servizi fotografici per l’album, quindi in pratica potevano immergersi nel processo di realizzazione dell’album. Penso che sia stata un’ottima cosa da fare.
Vernon: Sì, vogliamo sempre dare ai nostri CARAT la migliore esperienza possibile, e siamo davvero soddisfatti di ciò che la nostra azienda ha fatto con il popup. Speriamo che anche i CARAT si siano divertiti.
TV: Sognando in grande, cos’altro vorreste fare in futuro con questo tipo di spazi interattivi? So che per quello di aprile avete realizzato un enorme Caratbong sul fiume Han. Cos’altro vorreste fare in futuro, visto che le dimensioni non sono un problema?
Mingyu: Mmmm. Mi piacerebbe poter decorare uno dei ponti sul fiume Han con gli artwork dei nostri album passati, in modo che la gente possa attraversare il ponte guardando tutti i lavori che abbiamo fatto in passato. Proprio come nel video musicale di “God of Music”…
Joshua: Per quanto mi riguarda, dato che sono un grande fan di Super Mario e c’è un Super Mario World, forse vorrei collaborare con un parco divertimenti popolare. Sarebbe davvero bello avere un parco divertimenti dei SEVENTEEN, a tema SEVENTEEN.
Vernon: Sarebbe divertente!
TV: Già. E tu, Dino?
Dino: Vorrei pensare fuori dagli schemi e fare un flash mob nel centro di Seul sulle note della nostra canzone, “God of Music”, con tutte le persone presenti.
TV: Si può fare. Danceology feat. la città di Seoul.
Dino: Sì! Grazie.
TV: Potrete essere gli dei della musica grazie a questo disco, ma probabilmente siete anche gli dei del varietà grazie a Going Seventeen, penso abbiate avete in cantiere molte cose interessanti anche dal punto di vista del varietà…. C’è qualche nuovo format che vorreste sperimentare in futuro per quanto riguarda il varietà?
Mingyu: Ci piacerebbe realizzare contenuti interattivi da condividere con i fan. Ad esempio, incontrandoli di persona.
Dino: In realtà, una delle idee che ci sono venute in mente mentre stavamo ideando Going Seventeen era quella di portare di persona ai fan le copie del nostro nuovo album.
Vernon: Immagino sempre Dino come protagonista del SNL.
Dino: Wow. Bello.
TV: Quella coreana o quella americana?
Joshua: Entrambi.
Vernon: Sì, sì, sì.
Joshua: Sai, può fare entrambe le cose.
Vernon: Sì, ha molto talento.
TV: Con Picheolin (è il nome di un personaggio che Dino ha impersonato durante una puntata di Caratland nel 2021, caratterizzato dall’essere un po’ boomer – la parola viene dalla storpiatura della pronuncia coreana della parola “featuring”)? Mi fido di questo.
Vernon: Con Picheolin, ovviamente. Ma non è solo Picheolin, qualsiasi cosa gli si dia, lui…
Joshua: Ha molti caratteri in sé. Ha un…
Vernon: … uno gran ventaglio di personalità!
TV: Beh, oggi è uscito il teaser di Going Seventeen. E tu sei il protagonista, Dino, quindi è una prova che puoi farcela.
Joshua: Giusto. Questo è la prova. Esatto.
Vernon: Si. Non vedo l’ora. Sarà bello.
Joshua: Penso che, nello specifico, questo tipo di contenuti sia stato realizzato grazie a Dino
Mingyu (in inglese): Sì, grazie a lui.
TV: Dobbiamo ringraziarti di cuore, Dino, perché questi sono alcuni dei migliori contenuti.
Dino: Grazie.
TV: Per “Super” avete realizzato una coreografia su larga scala. Sarà così anche per “God of Music”? So che le vibrazioni non sono così “da inno”, ma ci potete anticipare qualcosa sulla coreografia di questa title track?
Mingyu: Con la coreografia volevamo simboleggiare la sensazione di unione, il modo in cui la musica unisce le persone. Il movimento sarà facile da seguire, giusto?
Dino: Sì, sarà facile, ma ci sarà anche da correre, saltare, accovacciarsi…
Joshua: Sarà un’esibizione emozionante da vedere.
TV: È più difficile fisicamente di qualsiasi altra cosa tu abbia fatto in passato? In passato avete eseguito coreografie molto intense.
Joshua: Non so se sia per l’età o se sia più faticoso delle nostre canzoni precedenti, ma durante le prove il mio cuore batteva molto, molto forte. Quindi sì, è faticoso.
Mingyu (in inglese): Yesssss.
TV: Nel complesso, qual è stato il momento più memorabile, non solo per quanto riguarda il lavoro su Seventeenth Heaven ma anche per l’anno passato in giro? C’è un momento in particolare che vi è rimasto impresso?
Joshua: Oh, per me personalmente quest’anno è stato davvero memorabile perché per la prima volta siamo andati in Europa tutti insieme. È stata un’esperienza pazzesca, con tutti i monumenti storici, l’atmosfera… l’ambiente era incredibile. Era da molto tempo che parliamo di voler andare in Europa per un tour e finalmente ci siamo andati tutti insieme, è stato davvero fantastico.
TV: Sì, ma non per andare in tournée.
Joshua: Non per fare un tour…
Vernon: Non ancora in tour.
Giosuè: Ancora.
Vernon: Spero presto.
TV: In quale parte d’Europa siete stati insieme, a parte l’Ungheria?
Joshua & Vernon: Italia!
TV: E questo fa parte delle cose che la gente deve aspettare con ansia, giusto?
Joshua: Sì. È una specie di segreto.
Vernon: Beh, dovrebbe essere un segreto, ma…
TV: Ma i fan sanno tutto. Lasciamo perdere, allora, ma non vediamo l’ora. Ok. L’ultima domanda che le faccio è: avete degli obiettivi che volete ottenere nel 2024?
Joshua: Voglio davvero fare un [altro tour mondiale] con i membri. Penso che sarebbe molto, molto divertente.
Mingyu: Per quanto mi riguarda, dato che questo album ha vibrazioni da festival, nel 2024 vorrei essere sui palchi di molti festival con i membri.
TV: Qualche festival in particolare?
Joshua: Coachella.
Vernon: Oh, sì! Anch’io.
Joshua: Non siamo mai stati al Coachella, quindi sicuramente al Coachella.
Mingyu: Sì. Voglio essere sul palco e anche fuori dal palco, voglio guardare le esibizioni degli altri artisti come parte del pubblico.
TV: Dino, per concludere, tu cosa vuoi per il 2024?
Dino: L’anno prossimo, se dovessi essere ambizioso, vorrei ottenere un successo maggiore di quello di quest’anno, perché penso che possiamo puntare sempre più in alto, visto che stiamo ricevendo molto amore e supporto dai nostri fan. Siamo molto grati per questo, e questo mi fa venire voglia di far durare questo amore più a lungo possibile.
Questa intervista è stata condensata e modificata per chiarezza. Mingyu e Dino hanno parlato tramite un interprete.
Fonte originale qui.