I SEVENTEEN dal vivo al Glastonbury 2024: i maestri del K-pop entrano nei libri di storia – NME Magazine

La boyband della PLEDIS Entertainment diventa il primo gruppo K-pop a esibirsi al festival di Worthy Farm

di Rhian Daly
giugno 2024

traduzione di Simodreams

Se l’etica del Glastonbury può essere ridotta a una sola cosa, è lo spirito di gioiosa unità, indipendentemente da lingua, razza o cultura. Sul Pyramid Stage, nel pomeriggio di venerdì (28 giugno), questa atmosfera è viva e vegeta mentre i SEVENTEEN fanno la storia come il primo gruppo K-pop ad esibirsi nel leggendario festival britannico. Quello che inizia come un’introduzione a un gruppo in gran parte sconosciuto alla folla si conclude con un’esplosione di giubilo, con i non addetti ai lavori che lasciano il campo travolti dalla sconfinata energia che si sprigiona dal palco.

Nel corso dell’esibizione, la boyband di 13 membri evidenzia in modo sottile ma deciso i propri punti di forza e i propri talenti.
All’inizio del set, le telecamere si spostano sulle tastiere in fondo al palco, dove il cantante e produttore Woozi – il componente chiave della musica dei SEVENTEEN – prende posto per eseguire le melodie iniziali di “Maestro” con una band dal vivo. Poco dopo, si unisce al resto del gruppo per eseguire una coreografia impeccabile, ma il punto è chiaro: i SEVENTEEN sono qui per sfidare qualsiasi preconcetto nel miglior modo possibile, mostrando esattamente di cosa sono capaci.

Gran parte del set è sapientemente adattata all’esperienza del festival, con enfasi posta su brani più rock e inni vibranti.
‘SOS’ – uno dei soli due brani in inglese presentati oggi – permette al gruppo di liberarsi dalle formazioni e di saltare lungo la passerella su entrambi i lati del palco, infiammando il pubblico mentre rimbalzano sulla piattaforma.

Il riff pesante di “Clap” e la feroce “Hot” hanno aumentato la partecipazione del pubblico, con Hoshi che guida un coro alla fine di quest’ultima. “Headliner”, la ballata emotiva dell’EP “Seventeenth Heaven” a tema festival , unisce il pubblico che agita le braccia in alto, creando uno splendido mare di movimento davanti al Pyramid Stage.

A metà del set, i SEVENTEEN cambiano marcia e scavano più a fondo per mettere in risalto le diverse forze che possiedono all’interno del loro gruppo.
“Così tanti membri, vero?!” sottolinea Hoshi dopo ‘Rock With You’. Vernon riprende il suo punto e spiega la parte successiva dell’esibizione: “Ora, ci divideremo in squadre così gli altri ragazzi possono rinfrescarsi”. Mentre il resto dei membri lascia il palco, lui e Joshua prendono i riflettori per il pop-punk di ‘2 Minus 1’ prima di passare il testimone alla performance unit, composta da Hoshi, The8 , Jun e Dino , per la dance-focused e sensuale ‘I Don’t Understand But I Love You’.
Seungkwan , Joshua, DK , Jeonghan e Woozi, la vocal unit, accelerano il ritmo con l’energica “Cheers To Youth”, mentre l’hip-hop unit S.Coups, Mingyu , Wonwoo e Vernon raggiungono il culmine con l’esplosiva “LALALI”.

Prima dell’apparizione storica dei SEVENTEEN a Glastonbury, c’erano alcuni dubbi tra il pubblico del festival sul fatto che si sarebbero adattati all’evento, o addirittura se meritassero il loro posto. Arrivati ​​alle ultime due canzoni, però, quelle incertezze sono state definitivamente spazzate via dalla mente di chiunque. La performance che il gruppo ha offerto oggi è stata più che all’altezza del grandioso contesto che la circondava, dimostrando che sia i SEVENTEEN che il K-pop nel suo complesso hanno un futuro qui a Worthy Farm.

Nel primo pomeriggio, quando Glastonbury sta ancora familiarizzando con i SEVENTEEN, Joshua fa un’osservazione saggia. “La lingua non è una barriera,” dice al pubblico. “Possiamo connetterci attraverso la musica.” Questo è qualcosa che il gruppo dimostra durante tutto il suo tempo sul Pyramid Stage, ma forse mai in modo così forte come negli ultimi due brani. ‘God Of Music’ fa sì che il pubblico canti il ritornello, esprimendo la gioia trascinante che pervade la traccia.

‘Very Nice’, invece, chiude i lavori in modo giocoso ed esuberante, con la boyband che porta al festival la sua tradizione di ripetute ed energiche repliche del ritornello, facendo scatenare il pubblico per l’ultima volta.
Mentre i SEVENTEEN ringraziano sia in coreano che in inglese, si lanciano in un ultimo giro del contagioso ritornello, lasciando il segno in uno dei più grandi festival del mondo.

I SEVENTEEN hanno eseguito:
‘Maestro’
‘Ready To Love’
‘SOS’
‘Rock With You’
‘2 Minus 1’
‘I Don’t Understand But I Love You’
‘Cheers To Youth’
‘LALALI’
‘Clap’
‘Hot’
‘Headliner’
‘God Of Music’
‘Very Nice’

Copyright @2024  All Right Reserved – Koreami.org

Footer/About image courtesy of @DailySeoul