Al termine del loro primo anno come gruppo, le NewJeans ci ricordano perché sono così speciali con un’altra uscita impeccabile e intricata.
di Rhian Daly
luglio 2023
traduzione di Koreana
Sono passati 364 giorni da quando le NewJeans hanno debuttato e iniettato nuova energia nella scena K-pop. Le debuttanti, appena presentate, catturarono immediatamente la scena con il loro approccio innovativo al suono di un girl group, sfruttando elementi di R&B e pop degli anni ’90 con una produzione moderna, avvolgendo il tutto in un’estetica da anni 2000. Non era al passo con tutto ciò che si faceva all’epoca, e per questo era ancora più brillante.
Mentre le sonorità utilizzate dai cinque elementi sono diventate più comuni nel K-pop nel corso dell’ultimo anno, le NewJeans sono ancora in testa al gruppo – e stanno rapidamente diventando un nome sulla scena internazionale con un solo mini-album, “New Jeans” dell’anno scorso, e l’album singolo “OMG”. Un giorno prima del loro primo anniversario sono tornate per consolidare ulteriormente il loro status di gruppo da tenere d’occhio, e sono pienamente consapevoli dell’attenzione che c’è su di loro.
“Tutti gli occhi su di noi NewJeans / Così freschi, così puliti”, cantano in “New Jeans”, il brano di apertura del loro secondo mini-album “Get Up”. Sembra una sottile dichiarazione di intenti, la promessa di continuare a ritagliarsi il proprio spazio.
Fin dall’inizio, le NewJeans hanno presentato una combinazione inebriante: fresca, cool, ma con un’aria sofisticata e composta; il suono della giovinezza, ma presentato in un modo da rimanere ai margini del turbinio caotico della vita adolescenziale a favore di qualcosa di più completo e sotto controllo. In “Get Up”, le sei canzoni sembrano in gran parte una conversazione – con l’ascoltatore, ma anche con se stessi.
Su ritmi in stile Jersey Club e del breakbeat, “Super Shy” racconta la storia di una cotta per una persona nuova e di come si superi la timidezza per assicurarsi il suo affetto. In alcuni momenti, il ritmo rispecchia la vena di nervosismo che si prova quando ci si avvicina alla propria cotta, ed ecco che Haerin si lamenta: “Di solito sono molto loquace, cosa c’è di sbagliato in me? / Non mi piace”. Si tratta di un inno motivazionale per gli introversi, e la canzone diventa la concorrente per il titolo di canzone dell’estate.
‘ETA’ invece sembra affrontare la nascita di una relazione da un’altra prospettiva, lo scopo è di mettere in guardia una ragazza prima che possa farsi male: “L’ho visto prima, ma quando tu non c’eri / Rivolgeva il suo sguardo ovunque”. Gli ottoni in levare, tagliuzzati, aggiungono energia ma anche urgenza al brano e, nel ritornello, le NewJeans formano un gruppo di supporto per aiutare ad affrontare questo ragazzo a cui piace un po’ troppo giocare coi sentimenti altrui. “Mmhmm / What’s your ETA (Estimated Time of Arrival- per capire il significato consiglio di guardare l’MV, NdT), what’s your ETA”, cantano. “Sarò lì subito, le sfilerò il [tuo] ragazzo da sotto il braccio”.
Sarebbe facile scivolare su temi di empowerment, ma invece decidono di percorre una strada più complessa. C’è molto realismo drammatico in queste canzoni, anche se sussurrato, dalla traccia in stile Garage UK “Cool With You”, in cui affermano di voler rifiutare ciò che il resto del mondo pensa del proprio partner (“You can come back / I don’t care what other people say”) alla fragile e difficile lotta implicita nel sognante interludio di “Get Up”. “Alzati, non voglio lottare con la tua ombra”, dicono. “Ci rivediamo tra cinque anni se sono importante per te / come dici tu”.
Quando, con “ASAP”, le cose si concludono, le NewJeans sembrano essere in preda a una soffice nuova d’amore. “Pensando di aver finito di parlare ho toccato il bottone rosso / Mi sono ricordata di qualcosa così ti ho chiamato di nuovo”, sospirano felici, raffigurando la versione moderna del parlare al telefono fisso, facendo girare il cavo tra le dita mentre si spettegola. Il “tik tok tik tok tok tok” crea assuefazione, tra immagini di soffici cuscini di bellezza pop.
Il primo anno è passato, e le NewJeans sono state un sogno ad occhi aperti per tutto il periodo, anche prima dell’uscita di “Get Up”. Ora, però, con altre sei canzoni impeccabili e altri credits di scrittura per Haerin e Danielle, concludono i loro primi 12 mesi di attività e introducono il prossimo ciclo in grandissimo stile. Grazie a questo mini-album, tutti gli occhi continueranno a essere puntati su di loro… non vediamo davvero l’ora di vedere cosa verrà dopo.
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