Dal 14 al 25 maggio si è tenuto uno dei più importanti festival cinematografici, quello di Cannes, che è giunto alla 77° edizione.
Il suo tappeto rosso è stato calcato dalle più grandi star a livello internazionale.
Questa edizione ci ha regalato la presenza di due importanti attrici coreane: Im Yoon-A, conosciuta anche come YoonA e membro del famoso gruppo femminile di seconda generazione Girls’ Generation, che come attrice si è fatta amare dal pubblico per la sua partecipazione a drama televisivi come “King the Land” e “The K2″, e Han So Hee, molto nota e seguita per titoli come “La creatura di Gyeongseong” con il co-protagonista Park Seo-Joon disponibile su Netflix, e il thriller “My Name”.
Yoon-A è approdata a Cannes per partecipare alla prima del film americano “Horizon: An American Saga,” e So Hee in veste di brand ambassador per il marchio di gioielli Boucheron.
Entrambe hanno partecipato al red carpet dei Kering Woman in Motion Awards, il tradizionale premio istituito dal 2015 dal gruppo Kering per le personalità che si sono distinte nell’affermazione del ruolo delle donne nel campo del cinema.
Agli eventi a cui hanno presenziato, hanno entrambe sfoggiato due look differenti e ugualmente iconici.
Vediamo ora, scorrendo le immagini ufficiali, come YoonA e So Hee si sono distinte sul red carpet.
Im Yoon-A
Han So Hee
Im Yoon-A ha indossato abiti dalle linee semplici, che si distinguono per una peculiare lavorazione del tessuto, il cui risultato finale restituisce una forma dall’effetto tridimensionale.
Ho apprezzato in generale entrambi i look, ma ho amato il secondo abito di Elly Sofoclì proprio per lo scollo voluminoso che risaltava egregiamente sul taglio essenziale della gonna.
Se Yoon-A era raffinata e gentile, Han So Hee ha portato sul tappeto rosso outfit graziosi che risaltavano il suo temperamento e la sua bellezza spontanea.
Il primo ensemble in tulle lavorato di Danielle Franklen, che ricordava le sembianze di una ballerina di danza classica, era molto delicato su So Hee e rispetto al secondo look, valorizzava i suoi lineamenti e il suo incarnato.
