Se, come noi, siete interessat* a quel che succede in Corea del Sud, non vi saranno sfuggiti in questi giorni articoli dai titoli un po’ preoccupanti tipo “Il governo sudcoreano introduce una nuova legge sul lavoro legalizzando le 21,5 ore di lavoro al giorno”.
L’aspetto sensazionalistico della notizia ha solleticato il mio animo di sociologa, e mi ha spinto a voler approfondire – non senza qualche difficoltà , la questione.
Sono stati letti molti articoli (in calce trovate l’elenco delle fonti più significative) e sono state inviate alcune email (ringraziamo il gentilissimo David A. Tizzard, giornalista e docente universitario che vive in Corea da due decadi, per averci aiutato a sbrogliare la matassa!). Ecco qui le informazioni cha ho raccolto:
Fino a qualche giorno fa la distribuzione degli orari lavorativi in Corea del Sud era simile a quella italiana: giornata lavorativa standard di 8 ore, settimana lavorativa di 40 ore con 12 ore di straordinari possibili, per un totale massimo lavorabile settimanale di 52 ore.
Questa politica del lavoro fu introdotta nel 2018 dal governo liberale di Moon Jae-in per ridurre la settimana lavorativa, che era ai tempi di ben 68 ore. Nel novembre dello scorso anno, il governo Yoon ha condotto un’indagine su un campione di 6.030 lavoratori, datori di lavoro e opinione pubblica per capire come sarebbe stata accolta una riforma del sistema delle ore lavorative settimanali del Paese. Le modifiche proposte avrebbero permesso alle aziende di aumentare la durata massima della settimana lavorativa a 69 ore durante le settimane con carichi di lavoro elevati e di consentire ai lavoratori di prendere ferie più lunghe in seguito.Â
Risultati alla mano, il governo ha deciso di mantenere il sistema a 52 ore settimanali, ma si è ripromesso di elaborare misure complementari, ad esempio per i settori che necessitano di maggiore flessibilità negli orari di lavoro, come l’industria manifatturiera e il settore medico.Â
Lo scorso dicembre, la Corte Suprema di Seoul ha validato la possibilità di combinare un sistema di lavoro flessibile con le ore di straordinario. Cosa vuol dire, in breve? Che in determinate condizioni e circostanze, ad esempio sotto scadenza o con carichi di lavoro temporaneamente molto importanti, ai lavoratori può esser chiesto di lavorare più delle 40 ore a settimana, purché le ore di lavoro regolari settimanali siano in media di 40 durante tutto il periodo in cui il sistema di lavoro flessibile è in vigore.
Il Ministero del Lavoro della Corea del Sud ha modificato la definizione amministrativa di “lavoro straordinario” di conseguenza, stabilendo che qualsiasi quantità di “straordinari” lavorati ogni giorno sia consentita (abolendo quindi il massimo di 12 ore di straordinario previste prima), purché il totale settimanale delle ore di lavoro rimanga entro le 52 ore previste dalla legge.
Quindi, in sostanza, con questa modifica normativa diventa “legale” lavorare anche 21,5 ore al giorno: le 8 ordinarie + 13,5 ore straordinarie, che sono da sole più delle ore di straordinario settimanali legalmente permesse fino all’approvazione della legge (e cioè 12).
La questione sta avendo chiaramente degli echi politici importanti: i conservatori al governo cercano di promuovere una cultura “hard work”, evidenziando come 1) alcune persone possano desiderare l’orario flessibile e lavorare di più in alcuni giorni per poi avere più tempo libero nel corso della settimana e 2) le aziende possano avere la possibilità di far fronte a situazioni emergenziali di sovrappiù di lavoro più agevolmente.
I democratici e gli altri partiti di opposizione sono contrari all’adozione di questa misura, sostenendo che questa non faccia altro che ridurre la qualità della vita e renda impossibile vivere in modo sano.
David A. Tizzard ci ha offerto uno spunto di riflessione importante che vogliamo riportare: per analizzare e commentare questa notizia con cognizione di causa, sarebbe importante avere un’idea di quante persone potrebbero effettivamente essere colpite da questo provvedimento e con quale frequenza, e soprattutto non cadere nel tranello di pensare che tutti i coreani lavoreranno d’ora in poi 21,5 ore al giorno perché, spoiler, è decisamente improbabile che sarà così.
Fonti:Â
- https://www.koreatimes.co.kr/www/nation/2024/01/113_363107.html#:~:text=The%20country%20currently%20adopts%20a,at%20the%20time%20to%2052
- https://www.hcamag.com/asia/specialisation/employment-law/working-hours-regulation-in-south-korea/471733
- https://www.vop.co.kr/A00001646244.html?fbclid=IwAR0n3RRpCWlQpDrG1Tg99wfHEhZDT-4VniYINCcsh4K2xwvKgSNC4QFEjU8
- https://www.sportskeeda.com/pop-culture/news-south-korean-government-introduces-new-labor-law-legalizing-21-5-hours-per-day-working