Questo attore e musicista di grande talento continua a cavalcare la Korean Wave (한류) fino a diventare una superstar internazionale.
di Mathias Rosenzweig
agosto 2023
Traduzione di Sirio
Nato a Seul, in Corea del Sud, Park Bo Gum (il cui nome significa “spada preziosa”) da adolescente ha inviato video di sé stesso mentre cantava e suonava il piano alle agenzie specializzate in talent management di tutto il Paese. Ora la star è uno dei volti più famosi non solo nel suo Paese, ma in tutto il mondo.
Queste registrazioni autoprodotte hanno proiettato Bo Gum, forse inaspettatamente, nel mondo della recitazione. Ha ottenuto il suo primo ruolo nella serie televisiva coreana Reply 1988 (2015-2016), in cui ha interpretato un genio del “Baduk”, un gioco da tavolo di strategie astratte che risale a più di 2.500 anni fa (forse il più antico gioco da tavolo ancora oggi praticato). Facendo riferimento al suo personaggio, Choi Taek, il pubblico sudcoreano ha iniziato a chiamare Bo Gum “il fratello minore della nazione”.
Uno degli aspetti più interessanti del mio lavoro è che la recitazione consente di prendere coscienza e conoscere la prospettiva degli altri, che normalmente non avremmo modo di comprendere.
– Park Bo Gum
Da quel momento in poi, la lista dei successi inanellati da Bo Gum è più lunga di un elenco telefonico. A partire dal ruolo di protagonista in Love in the Moonlight (2016), che ha consolidato il suo status di vera e propria star, passando per ruoli in film di successo e show televisivi che spaziano dall’horror (Hello Monster) al dramma (Encounter) alla commedia (Runway Cop), creando quello che è stato definito dal Korean Business Research Institute come “Effetto Park Bo Gum” (ogni prodotto toccato da lui va a ruba), è diventato il volto del marchio di lusso francese CELINE, ha pubblicato un album giapponese intitolato “Blue Bird” e ha persino prestato servizio nell’esercito sudcoreano, dove ha ottenuto il diploma di parrucchiere.
Ora Bo Gum sta lavorando per sfondare a Hollywood, dove il pubblico americano si aspetta sempre di più dalle star della crescente “ondata coreana”, in riferimento alla sempre maggiore popolarità della cultura pop sudcoreana nel mondo, che è in realtà più uno tsunami.
Ho sempre pensato che le espressioni culturali heung (‘흥,’ gioia), han (‘한,’ profondo risentimento) e jeong (‘정,’ affetto) fossero emozioni difficili da tradurre in altre lingue, ma poi ho capito che le vere emozioni si comunicano attraverso i nostri cuori e i nostri sentimenti anziché con le parole.” -Park Bo Gum
VMAN ha intervistato Bo Gum per parlare della sua carriera fino ad oggi e di ciò che uno degli uomini più produttivi al mondo fa durante il suo tempo libero.

VMAN: La cultura pop della Corea del Sud sta ottenendo una copertura globale come mai prima d’ora. Come ci si sente a far parte di questa ondata e, inoltre, a rappresentare il proprio Paese a livello internazionale?
PARK BO GUM: Sebbene sia stata scoperta solo di recente, sono davvero orgoglioso che la lunga e sfaccettata storia della cultura pop coreana stia ricevendo così tanto amore da parte del pubblico di tutto il mondo. Ho sempre pensato che le espressioni culturali heung (‘흥,’ gioia), han (‘한,’ profondo risentimento) e jeong (‘정,’ affetto) fossero emozioni difficili da tradurre in altre lingue, ma poi ho capito che le vere emozioni si comunicano attraverso i nostri cuori e i nostri sentimenti anziché con le parole. Vorrei quindi ringraziare quanti hanno mostrato amore e sostegno per la cultura coreana. Ci sono molti artisti famosi, ma ce ne sono anche altri straordinari, che lavorano in silenzio per promuovere la cultura coreana tradizionale e la cultura pop coreana, quindi vi prego di continuare a sostenerci in futuro.
VMAN: Inizialmente volevi fare il musicista, cosa ti ha attratto maggiormente verso la recitazione? Ovviamente la musica è rimasta una parte importante della tua carriera.
PB: Ero affascinato dal fatto che la recitazione mi permettesse di acquisire una prospettiva sui vari personaggi nei diversi ruoli che potevo interpretare. Inoltre, è stato intrigante perché si può imparare qualcosa di nuovo mentre ci si prepara a interpretare un personaggio. Uno degli aspetti più interessanti del mio lavoro è che la recitazione consente di prendere coscienza e conoscere la prospettiva degli altri, che normalmente non avremmo modo di comprendere.
VMAN: Qual è la parte dell’essere attore che hai trovato più gratificante?
PB: Mi sento ricompensato per il tempo e gli sforzi che ho sostenuto come attore quando qualcuno mi dice che è riuscito a scrollarsi di dosso i momenti difficili che stava vivendo quel giorno. Provo conforto e incoraggiamento quando vedo che il mio lavoro ha un qualche effetto sugli altri. Mi dà anche molta carica quando qualcuno afferma che lavorare con me è una delle esperienze più piacevoli che ha vissuto.
VMAN: Ci sono altre attività creative al di fuori della recitazione o della musica che vorresti ancora perseguire?
PB: Come direttore artistico e visivo o come hair designer. In realtà ho un diploma in hair design. Ho dato una leggera spuntatina e acconciato alcuni miei amici intimi e sono rimasti soddisfatti del risultato. Penso anche di avere un buon occhio per il visual e l’art direction. Sono abbastanza bravo a suggerire concept o a proporre idee e a visualizzare l’acconciatura, lo styling e le angolazioni della telecamera in base al momento, al luogo e al concept. Quindi, se mi si presentasse l’opportunità di mettere in pratica una di queste abilità, mi piacerebbe sfidare me stesso e provarci.
VMAN: La moda ti è sempre piaciuta o è un interesse che si è manifestato più tardi nella vita?
PB: Sì, sono il fashion leader di casa mia. Ho iniziato a studiare molto da vicino Hedi Slimane da quando ho iniziato a lavorare con CELINE. Ho molto rispetto per gli stilisti che sono in grado di creare collezioni completamente nuove stagione dopo stagione. È incredibile.
VMAN: Qual è stata una notizia recente che ha catturato la tua attenzione, e perché?
PB: Probabilmente il cambiamento climatico. Guardare i servizi sul cambiamento climatico mi ha motivato a prendere più iniziative personali per l’ambiente, non solo per la generazione attuale ma anche per quella futura. Ho cercato di fare la mia parte essendo più attento. Ho usato i thermos per ridurre l’uso della plastica, ho portato con me le buste della spesa al supermercato e in generale ho cercato di mantenere uno spazio pulito ovunque andassi.
VMAN: Come si svolgerebbe una giornata ideale della tua vita?
PB: Mi sveglierei, guarderei il cielo limpido, respirerei e andrei a correre lungo il fiume Han. Tornerei a casa sentendomi rinvigorito e pronto per la giornata e farei una colazione veloce composta da frutta e yogurt greco prima di andare sul set. Ricorderei chiaramente il copione nella mia memoria, e tutti sul set avrebbero un’intesa così perfetta che riusciremmo a girare al primo ciak. Le riprese si concluderebbero prima del tramonto e a casa mi godrei una cena salutare. Andrei a letto sentendomi in pace e grato per la giornata trascorsa. Ecco come sarebbe la mia giornata ideale.
VMAN: Cosa diresti a chiunque voglia intraprendere una carriera come la tua?
PB: A chiunque lì fuori, sia che abbiate appena iniziato la vostra carriera, sia che stiate riprendendo a lavorare, sia che stiate sfidando voi stessi con un nuovo inizio: ricordate che gli errori sono inevitabili quando si è alle prime armi, e va bene così. Se continuate a perseverare e a lavorare sodo, un giorno diventerete persone molto più competenti. Anch’io affronto nuove sfide ogni giorno e faccio il tifo per voi!
Una nota dei redattori di VMAN: le interviste, le fotografie e i video di questa intervista sono precedenti allo sciopero della SAG-AFTRA.
Questa intervista appare nelle pagine di VMAN 51: ora disponibile per l’acquisto.
Fotografia Nathaniel Goldberg
Moda Gro Curtis
Direttore creativo/redattore capo Stephen Gan
Toelettatura Ji Young Kim
Capelli Laurent Philippon (Bryant Artists)
Produttore Michaël Lacomblez (Louis2)
Direttore di produzione Attia Barrère Le Roy (Louis2)
Coordinatore di produzione Ambre Silvestre (Louis2)
Tecnico digitale Sarah Reimmann (Imagin Productions)
Assistenti fotografici Corrine Mutrelle, Aurélien Nobécourt
Assistente stilista Liana Sipos
Assistente parrucchiere Michael Thanh Bui
Assistente di produzione Othmane Bouassria (Louis2)
Location Studio Daylight
Fonte originale QUI

